Indice dei contenuti
Introduzione
Affrontare l’esame di terza media può sembrare un’impresa, soprattutto quando si avvicina il momento di scrivere la tesina. Per molti studenti, è la prima volta che devono produrre un lavoro scritto strutturato, con tanto di argomento principale, collegamenti interdisciplinari e presentazione finale. Ed è proprio in questo passaggio che nascono ansie, dubbi e confusione. Da dove si comincia? Quale argomento si può scegliere? Quante pagine bisogna scrivere? E cosa si dice durante l’esposizione?
Ogni sezione dell’articolo contiene consigli pratici, formule linguistiche corrette da usare, suggerimenti su dove cercare le informazioni, e anche un modello semplice per strutturare ogni parte della tesina. L’obiettivo è darti gli strumenti per lavorare bene, con metodo e chiarezza, e soprattutto per farti sentire sicuro di quello che stai facendo. Perché, come vedrai, quando sai cosa devi fare e come farlo, anche un compito impegnativo come la tesina diventa molto più facile da affrontare.
Cominciamo insieme!
Come scegliere l’argomento della tesina
Scegliere l’argomento della tesina è il primo passo, e spesso è anche il più difficile. Non perché manchino le idee, ma perché ci si sente spaesati, come se ci si trovasse di fronte a un foglio bianco troppo grande da riempire. Il segreto per scegliere bene è proprio partire da te stesso, da ciò che ti piace, da ciò che ti incuriosisce o ti ha colpito durante l’anno scolastico.
Fermati un momento e chiediti: c’è un argomento che ti ha davvero interessato durante le lezioni? Hai letto un libro che ti ha lasciato qualcosa? Hai affrontato un tema che ti ha fatto riflettere più del solito? Riesci a collegare gli argomenti studiati a scuola alle tue passioni?
La tesina è l’occasione perfetta per raccontare quello che ti ha colpito nel tuo percorso di studi, collegandolo in modo intelligente alle varie materie. Ad esempio, se ti è piaciuto parlare del clima in geografia, potresti collegarlo a scienze, tecnologia e magari anche a educazione civica, parlando di sostenibilità. Se ti affascina la Seconda guerra mondiale, potresti esplorare le sue conseguenze nella storia, nella letteratura e persino nella musica o nell’arte.
Alcune idee in base alle tue passioni
Se sei uno studente appassionato di videogiochi, potresti scrivere una tesina usando questi argomenti…

- Italiano: Italo Calvino – Il gioco come struttura narrativa in opere come Il castello dei destini incrociati.
- Storia: Nascita e sviluppo del computer: dalla macchina di Turing ai PC moderni.
- Tecnologia: Come si crea un videogioco: linguaggi, motori grafici e progettazione.
- Inglese: Film: Wreck-It Ralph – Il mondo dei videogiochi tra lingua, personaggi e valori.
- Arte e Immagine: La Computer Art: arte digitale, pixel art e design videoludico.
- Educazione Civica: Videogiochi e società: dipendenza, inclusività, potenzialità educative.
Per degli studenti che amano gli animali…
- Scienze: Etologia – studio del comportamento animale e della comunicazione tra specie
- Geografia: Habitat naturali e biodiversità – focus sulle specie a rischio nei continenti.
- Italiano: Il Barone Rampante di Italo Calvino – il rapporto del protagonista con gli animali nel bosco.
- Educazione Civica: Leggi italiane sulla protezione degli animali e diritti fondamentali.
- Arte e Immagine: Franz Marc – la rappresentazione simbolica degli animali nell’arte espressionista.
- Inglese: The animals of the Royal Family – The royals’ bond with nature.

Per gli studenti appassionati di sostenibilità ambientale…

- Scienze: Cambiamenti climatici – cause, effetti sull’ecosistema e soluzioni scientifiche.
- Geografia: Le aree del mondo più colpite dai cambiamenti climatici e le strategie di adattamento.
- Italiano: La Ginestra di Giacomo Leopardi – la natura come forza potente e indifferente, ma anche come simbolo di resistenza umana.
- Educazione Civica: Gli obiettivi dell’Agenda 2030 e le politiche per la sostenibilità ambientale.
- Tecnologia: Energia sostenibile – fonti rinnovabili, impianti solari, eolici, idroelettrici.
- Educazione Fisica: Sport e ambiente – l’impatto ambientale dei grandi eventi sportivi e l’importanza dello sport all’aperto per una vita sostenibile.
Per gli studenti appassionati di tecnologie digitali e social network…
- Italiano: Il Futurismo – l’elogio della velocità e dell’istantaneità nei manifesti futuristi, uso di onomatopee e frasi spezzate: un linguaggio che anticipa quello dei video brevi
- Tecnologia: Come funzionano le grandi piattaforme digitali – TikTok, YouTube, Instagram: algoritmi, data tracking e suggerimenti automatici.
- Storia: Evoluzione dei media – dal telegrafo ai social network, come è cambiato il modo di comunicare.
- Educazione Civica: Uso consapevole dei social – identità digitale, privacy, cyberbullismo.
Inglese: Analisi di un testo breve in inglese sul rapporto tra giovani e social media (es. articoli divulgativi o estratti da report come Common Sense Media). - Arte e Immagine: Il linguaggio visivo nei social – composizione, estetica dei video brevi, ispirazioni dalla pubblicità e dal cinema.

Il metodo a tre fasi per scrivere ogni sezione della tesina
Dopo aver scelto l’argomento, arriva il momento di cominciare a scrivere. Ed è qui che molti studenti iniziano a bloccarsi: come si comincia? Cosa si deve scrivere esattamente? Quanto deve essere lunga ogni parte? Per rispondere a queste domande, la cosa migliore è avere una struttura fissa, un modello semplice da seguire per non perdersi tra le idee e mantenere sempre un filo logico. Il metodo che ti propongo si basa su tre passaggi fondamentali da applicare a ogni sezione della tesina: spiegazione → approfondimento → collegamento.
La spiegazione dell’argomento
Cominciamo dal primo: la spiegazione dell’argomento. Ogni capitolo o sezione della tesina deve cominciare con una breve introduzione al tema che stai trattando. In questa fase devi dire in modo semplice e chiaro di cosa stai parlando. Immagina di spiegare l’argomento a un compagno che non ne sa nulla. Usa parole comprensibili, evita tecnicismi inutili e vai dritto al punto. Ad esempio, se stai scrivendo una sezione su “Il clima e i cambiamenti climatici”, potresti iniziare con: “In questa sezione parlerò del clima e di come sta cambiando a causa delle attività umane.” Bastano poche righe, ma devono essere precise. Ricorda che l’introduzione serve a preparare il lettore a quello che sta per leggere.
Approfondimento
La seconda fase è l’approfondimento. Qui puoi entrare nel cuore dell’argomento. Devi spiegare i concetti più importanti, fare esempi, riportare dati o informazioni che hai trovato durante le tue ricerche. È il momento di dimostrare che hai capito davvero quello di cui parli. Ma attenzione: approfondire non significa copiare pezzi da internet o usare parole difficili. Significa spiegare in modo più dettagliato, usando i tuoi termini, magari aiutandoti con esempi concreti. Se hai usato un libro di testo o una fonte online affidabile come Treccani, puoi citarla, dicendo ad esempio: “Secondo quanto riportato dall’enciclopedia Treccani, il riscaldamento globale è causato soprattutto dall’aumento della CO2 nell’atmosfera”.
Collegamenti
Infine, arriviamo alla terza fase: il collegamento con il tema centrale della tesina. Questa è una delle parti più importanti perché dimostra la tua capacità di fare connessioni tra le materie. Ogni sezione della tesina dovrebbe concludersi con un riferimento chiaro all’argomento principale che hai scelto. È qui che puoi usare formule come: “Questo argomento si collega al tema della tesina perché…”, oppure “Anche in questa materia ritroviamo lo stesso concetto di…”. Ad esempio, se il tuo tema centrale è la sostenibilità, e hai appena parlato di geografia, puoi scrivere: “Anche in geografia, il concetto di sostenibilità ambientale è centrale, in particolare quando si studiano gli effetti delle attività umane sul territorio”.
Questa struttura – spiegazione, approfondimento, collegamento – è un’ancora sicura. Ti aiuta a organizzare bene i contenuti, a non perderti e a mantenere sempre una coerenza tra le sezioni. Inoltre, ti permette di rispettare facilmente i criteri con cui gli insegnanti valuteranno la tua tesina: chiarezza, contenuto, originalità e collegamenti interdisciplinari.
Un altro vantaggio di questo metodo è che, seguendolo, sarà molto più semplice per te passare dalla fase di scrittura a quella dell’esposizione orale. Ogni paragrafo, infatti, sarà già strutturato come un piccolo discorso, e potrai allenarti a ripeterlo anche a voce. Non solo starai scrivendo bene, ma ti starai anche preparando senza accorgertene alla prova finale.

Come scrivere bene senza essere scrittori
Uno dei dubbi più frequenti che hanno gli studenti quando devono scrivere la tesina riguarda la forma. “Quanto deve essere lunga?”, “Devo scrivere in modo formale?”, “Che parole posso usare?”, “Posso scrivere in prima persona?”. Sono tutte domande più che legittime, perché la tesina, pur essendo un lavoro scolastico, ha una sua struttura e deve rispettare alcune regole base. Ma questo non vuol dire che serva essere scrittori esperti. Anzi, scrivere bene non significa scrivere in modo difficile, ma in modo chiaro.
Cominciamo dalla lunghezza. Non esiste un numero fisso di pagine obbligatorio per la tesina di terza media, ma in generale si consiglia che ogni sezione dedicata a una materia sia lunga circa una pagina (può essere un po’ più o un po’ meno, l’importante è che il contenuto sia completo). Se hai scelto 4 o 5 materie da collegare, più introduzione e conclusione, ti ritroverai con una tesina di circa 6 o 7 pagine scritte al computer, spaziatura 1,5, carattere leggibile come Times New Roman o Arial, grandezza 12. È una lunghezza perfetta: ti permette di dire ciò che serve, senza esagerare.
Passiamo ora al linguaggio. Spesso si pensa che la tesina debba essere scritta in modo “complicato” per sembrare più intelligente. In realtà è esattamente il contrario: una tesina ben fatta si capisce al primo colpo. Il tuo obiettivo deve essere scrivere in modo semplice ma preciso. Questo significa usare parole comuni, evitare frasi troppo lunghe e controllare sempre che ogni concetto sia spiegato chiaramente. Se usi un termine difficile (ad esempio “effetto serra” o “biodegradabile”), prenditi un momento per spiegare cosa significa. Così dimostri che non stai solo ripetendo a memoria, ma che hai capito davvero quello di cui parli.
Un altro consiglio utile è quello di usare formule linguistiche già pronte. Ti aiutano a iniziare i paragrafi, a passare da un’idea all’altra, a fare collegamenti tra le materie. Eccone alcune che puoi usare:
- “Questo argomento si collega a…”
- “È importante parlare di questo tema perché…”
- “Un esempio concreto è…”
- “In questa materia, abbiamo visto che…”
- “Possiamo collegare questo concetto anche a…”
Queste frasi ti permettono di rendere più fluido il testo e mostrano che stai facendo un discorso ragionato. Non devi usarle tutte, ovviamente, ma tenerne qualcuna pronta ti sarà molto utile, sia per la scrittura che per la preparazione della presentazione orale.
Un aspetto da non sottovalutare è la scelta delle fonti. Quando scrivi la tesina, puoi trarre le informazioni da diversi materiali, ma devi sempre verificare che siano affidabili. Se sei alle scuole medie, i migliori punti di partenza sono:
- I tuoi libri di testo: contengono tutte le informazioni che hai già studiato e sono organizzati per materia.
- L’enciclopedia Treccani online: è una fonte autorevole, aggiornata e adatta anche ai ragazzi.
- Siti educativi certificati come Focus Junior, Zanichelli, Rai Scuola o il portale di Wikipedia (solo se verifichi le fonti citate in fondo alla pagina).
Evita invece siti non ufficiali, blog anonimi o video su YouTube non realizzati da esperti. Ricorda: una fonte non vale l’altra, e saper scegliere bene le informazioni è un’altra competenza importante che viene valutata nella tua tesina.
Infine, non aver paura di scrivere in prima persona, soprattutto quando presenti l’introduzione o concludi una sezione. Dire “ho scelto questo argomento perché mi interessa…” è del tutto corretto e anzi ti permette di rendere il lavoro più personale e autentico. L’importante è che il tono resti sempre rispettoso, ordinato e coerente.
Scrivere bene non è una dote magica: è un’abilità che si impara. E questa tesina è l’occasione perfetta per iniziare a esercitarti con un progetto concreto, motivante e che parla di te.
Dalla prima bozza alla versione finale
Uno degli errori più comuni che si commette quando si scrive una tesina è pensare che basti scrivere tutto “in una volta” per poi stamparla e consegnarla. In realtà, scrivere una tesina è un processo che prevede varie fasi, e una delle più importanti è la revisione. Dopo aver scritto la prima bozza, infatti, il lavoro non è finito: è solo cominciato. La revisione è quel momento in cui rileggi, aggiusti, correggi e rendi il tuo testo più chiaro, più scorrevole e più efficace.
La prima cosa da sapere è che la prima bozza non deve essere perfetta. Anzi, non lo sarà quasi mai. Il tuo obiettivo, nella fase iniziale, è solo mettere su carta le idee, seguendo la struttura che hai deciso: introduzione, spiegazione, approfondimento, collegamento. Non fermarti troppo a ogni parola. Non preoccuparti della grammatica o della punteggiatura in questa fase: scrivi tutto quello che vuoi dire, come se stessi raccontando una storia. Solo dopo passerai a sistemare.
Quando hai completato la prima bozza, è il momento di fare una rilettura completa e attenta. Ma attenzione: leggere “di corsa” non serve a niente. Devi leggere con l’occhio critico, come se tu fossi il tuo insegnante. Puoi aiutarti leggendo a voce alta: ti accorgerai subito se una frase è troppo lunga, se manca una virgola, o se un concetto non è chiaro. Spesso, quello che sembra chiaro quando lo scriviamo, suona confuso quando lo leggiamo a voce. Questa è una tecnica semplicissima ma molto potente.
Dopo aver riletto, puoi cominciare la fase di correzione vera e propria. In questa parte del lavoro ti consiglio di usare una check-list, una lista di cose da controllare punto per punto. Ecco una check-list utile per la tua tesina:
- Ortografia: hai scritto tutte le parole correttamente? Hai controllato i verbi? I nomi propri sono scritti con la maiuscola?
- Punteggiatura: hai usato bene punti, virgole, punti e virgola? Le frasi scorrono in modo naturale?
- Grammatica: i verbi concordano con il soggetto? I plurali sono corretti? Le preposizioni sono usate nel modo giusto?
- Chiarezza: ogni frase ha senso? Il lettore riesce a capire cosa stai spiegando?
- Ripetizioni: hai usato troppe volte la stessa parola? Puoi sostituirla con un sinonimo?
- Collegamenti: hai fatto i collegamenti tra le materie? Sono scritti in modo logico?
- Conclusioni: ogni sezione ha una chiusura? L’ultima parte del testo riassume il tuo pensiero?
Una volta sistemate tutte queste cose, sei pronto per la versione definitiva. A questo punto puoi anche chiedere un parere esterno: un genitore, un fratello più grande, o un insegnante. A volte un occhio esterno vede piccoli errori che a te sono sfuggiti. Non è un segno di debolezza: è un modo intelligente per migliorare il tuo lavoro.
Infine, prima di stampare o consegnare, fai un ultimo controllo sul formato: impaginazione ordinata, titolo chiaro in copertina, carattere leggibile (Arial o Times New Roman, grandezza 12), margini regolari e numerazione delle pagine se richiesta. Aggiungi, se necessario, una pagina finale con l’elenco delle fonti (libri, siti web, appunti personali) che hai usato per scrivere la tesina.
Imparare a revisionare il proprio testo è una competenza importantissima, che ti servirà anche alle superiori. Correggere gli errori, migliorare lo stile e assicurarsi che il messaggio sia chiaro ti aiuta a diventare più sicuro nella scrittura e più attento nella comunicazione.
Con pazienza, metodo e attenzione, la tua tesina diventerà un lavoro di cui andare fiero. Non deve essere perfetta: deve rappresentarti, e raccontare con ordine e passione ciò che hai imparato.

Conclusione
Scrivere una tesina può sembrare una montagna difficile da scalare, ma come ogni salita, se affrontata con metodo e con gli strumenti giusti, si trasforma in un percorso ricco di soddisfazioni. L’importante è non lasciarsi bloccare dall’ansia o dall’idea di dover fare tutto in modo perfetto. Quello che conta è fare del proprio meglio, con impegno e sincerità. Se segui passo dopo passo le indicazioni di questa guida – dalla scelta dell’argomento alla revisione finale – avrai già compiuto un enorme lavoro.
Hai imparato come scegliere un tema che ti appassiona, come strutturare ogni parte della tesina con chiarezza e coerenza, quali parole usare per esprimerti con efficacia e quali fonti consultare per essere sicuro di ciò che scrivi. Hai scoperto che scrivere bene non significa usare paroloni, ma comunicare le idee in modo semplice e preciso, e che la revisione è il momento in cui trasformi una bozza incerta in un lavoro curato e professionale.
E soprattutto, hai capito che ogni passaggio ha senso se ti permette di raccontare chi sei, cosa ti ha colpito nel tuo percorso scolastico e come sei cresciuto. La tesina è questo: non un compito da superare, ma un’opportunità per far emergere la tua voce e la tua storia.
Per approfondire ulteriormente la preparazione all’esame di terza media, leggi anche la guida dedicata all’esposizione orale e alla gestione del tempo pubblicata sul nostro blog 👉 Prepararsi all’esame di terza media – Parte 2
Ora tocca a te. Prendi carta e penna, inizia a buttare giù le prime idee e ricordati: con un buon piano, la tesina non fa paura. Fa solo un po’ più grande.