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Introduzione
Scrivere la tesina di terza media è un traguardo importante. Ma completare la prima bozza non significa aver finito il lavoro. La fase più delicata — e spesso sottovalutata — è quella della revisione finale. È qui che la tua tesina prende davvero forma: da un insieme di testi scritti si trasforma in un elaborato curato, coerente, efficace e personale.
In questo articolo vedremo quali controlli fare prima di consegnare la tesina, come sistemare gli ultimi dettagli e come assicurarti che il tuo lavoro sia davvero pronto.
Vediamo punto dopo punto, quali sono i passaggi da attuare per questo controllo!
1. Leggi tutto… con occhi nuovi
Dopo aver scritto la tua tesina, la prima cosa da fare non è stamparla e consegnarla, ma… metterla da parte per qualche ora. Sì, davvero. Quando scriviamo, il nostro cervello si abitua a leggere ciò che ha appena creato, e quindi tende a “vedere” quello che crede di aver scritto, non quello che c’è davvero. Ecco perché serve prendere le distanze: lascia passare un pomeriggio, magari anche un giorno intero, e poi riprendi in mano la tesina.
A questo punto, rileggi tutto con attenzione, come se fossi il tuo insegnante o un compagno che non ne sa nulla dell’argomento. E chiediti:
- tutto quello che ho scritto è chiaro?
- Si capisce il filo logico del discorso?
- Le informazioni sono ben collegate tra loro?
Un trucco facilissimo è leggere ad alta voce. Spesso, ciò che funziona nella nostra testa non funziona allo stesso modo a voce. Leggere a voce alta ti permette di cogliere frasi troppo lunghe, concetti poco chiari, errori nascosti e punti deboli nella costruzione del discorso. È anche un ottimo modo per iniziare a prepararti all’esposizione orale, senza nemmeno accorgertene.
2. Controlla che la struttura sia rispettata
Una buona tesina non è solo una somma di testi su varie materie. È un percorso. E come ogni percorso, ha bisogno di una mappa chiara. Durante la revisione, controlla che ogni sezione della tua tesina rispetti una struttura costante, ben riconoscibile, che aiuti chi legge a orientarsi.
Questa struttura può seguire tre fasi fondamentali:
- Una spiegazione iniziale dell’argomento trattato, con parole semplici e accessibili.
- Un approfondimento, in cui dimostri di conoscere davvero ciò di cui parli, con esempi, concetti chiave, dati o curiosità.
- Un collegamento finale al tema centrale della tesina, per mostrare che quel contenuto non è isolato, ma ha senso all’interno del tuo progetto.
Se una delle sezioni non segue questo schema, rivedila. Una parte priva di introduzione, ad esempio, può risultare improvvisa e poco chiara; una parte senza collegamento rischia di sembrare “fuori tema”. Seguire sempre lo stesso formato rende la tua tesina coerente, ordinata e professionale.

3. Verifica la chiarezza e la coerenza del testo
Uno degli errori più comuni è pensare che scrivere bene significhi usare parole difficili o frasi complicate. In realtà, una tesina ben scritta si riconosce subito perché è facile da capire. Questo non vuol dire essere superficiali, ma essere chiari, diretti e ordinati.
Durante la revisione, fai attenzione a questi aspetti:
- Ogni frase deve avere un senso compiuto e diretto. Se una frase è troppo lunga o confusa, prova a dividerla.
- Se hai usato un termine tecnico (es. “anidride carbonica”, “effetto serra”, “biodiversità”), assicurati di averlo spiegato, anche in modo semplice.
- Se ti accorgi di aver usato troppe volte la stessa parola (ad esempio: “ambiente”), cerca dei sinonimi o cambia la struttura della frase.
Rileggi chiedendoti: “Una persona che non conosce questo argomento, capisce quello che ho scritto?” Se la risposta è no, hai la possibilità di migliorare davvero tanto il tuo lavoro con piccoli ma importanti aggiustamenti.
4. Rivedere i collegamenti interdisciplinari
Uno degli elementi più apprezzati dai professori è la capacità dello studente di collegare tra loro discipline diverse in modo logico e originale. È il cuore stesso della tesina: mostrare che un argomento può essere affrontato da più punti di vista e che le materie scolastiche, se viste con attenzione, sono tutte connesse.
Durante la revisione, controlla se i collegamenti tra le materie sono:
- Chiari e coerenti: ogni sezione deve concludersi con un legame esplicito con il tema centrale.
- Non forzati: evita collegamenti messi lì solo “perché serviva”, e cerca invece nessi autentici e ben spiegati.
- Espressi con le parole giuste: puoi usare frasi come “Anche in questa materia troviamo lo stesso concetto di…”, oppure “Questo argomento si collega al tema della tesina perché…”.
Se una sezione non ha un collegamento chiaro, aggiungilo. Anche poche frasi possono rafforzare l’intero discorso e dare coesione al tuo lavoro.
5. Controllare ortografia, grammatica e punteggiatura
Una tesina senza errori grammaticali comunica cura, attenzione e rispetto per il lettore. Non serve essere fanatici dell’italiano per scrivere correttamente: basta prendersi il tempo giusto per rileggere con calma e metodo.
Durante questa fase della revisione, concentrati su:
- Ortografia: verifica le parole con l’accento, i nomi propri, le maiuscole.
- Grammatica: i verbi sono al tempo giusto? Concordano con il soggetto? I plurali sono corretti?
- Punteggiatura: hai usato punti, virgole, due punti e punti e virgola nel modo giusto? Troppa punteggiatura rende il testo spezzettato, poca lo rende confuso.
- Fluidità del discorso: le frasi scorrono in modo naturale? Oppure sono troppo piene o complicate?
Correggere questi aspetti non serve solo per evitare errori, ma per rendere la lettura più piacevole e professionale.

6. Dare un’occhiata alle fonti
In ogni lavoro serio, è importante indicare da dove provengono le informazioni. Questo vale anche per la tua tesina. Usare buone fonti significa dimostrare che ti sei documentato con attenzione e senso critico.
Durante la revisione, controlla:
- Hai usato libri di testo o materiali dati dai professori? Ottimo punto di partenza.
- Hai usato fonti online affidabili, come l’enciclopedia Treccani, Focus Junior, Rai Scuola, Zanichelli?
- Hai evitato blog anonimi, forum, video su YouTube senza autori verificati?
Infine, se richiesto, inserisci una pagina finale con l’elenco delle fonti. Anche una semplice lista è più che sufficiente, ma mostra che sai essere corretto e responsabile.
7. Curare la presentazione
La tesina si legge… ma prima si guarda. L’aspetto grafico ha un peso importante nella valutazione complessiva, perché comunica ordine, impegno e rispetto per chi leggerà.
Verifica questi aspetti prima di stampare o consegnare:
- Hai inserito una copertina con titolo, nome, classe e anno?
- Il carattere usato è leggibile (Arial o Times New Roman, grandezza 12)?
- Hai impostato una spaziatura di 1,5 e margini regolari?
- Le pagine sono numerate, se il tuo professore lo richiede?
- Hai inserito le fonti alla fine (se previste)?
Una presentazione curata fa capire subito che la tesina non è un lavoro fatto di fretta, ma un progetto a cui hai dedicato tempo e attenzione.
8. Chiedere un parere esterno
Quando si lavora da soli a lungo su un testo, è normale non vedere più i piccoli errori o i punti deboli. Per questo, prima della consegna, è molto utile chiedere a qualcuno di leggerla.
Può essere un genitore, un fratello o sorella maggiore, un compagno bravo in italiano, o – se possibile – il tuo insegnante. Non ti preoccupare: non è un segno di insicurezza. Anzi, è un gesto intelligente e maturo. Gli altri vedranno subito dettagli che ti sono sfuggiti, ti aiuteranno a capire se il discorso fila, se ci sono parti da chiarire o piccoli errori da correggere.
Conclusione: la tua voce, il tuo percorso
Ricorda: una tesina ben riuscita non è una tesina perfetta. È un lavoro personale, che racconta ciò che hai imparato, ciò che ti ha colpito e ciò che hai capito durante il tuo percorso scolastico.
Prenderti il tempo per rileggerla, migliorarla e rifinirla con cura è il modo migliore per renderla tua. Mostra che ci hai messo impegno, passione, metodo.
E alla fine, se l’hai fatta bene, non solo sarà pronta per la consegna. Sarà anche pronta per essere raccontata ad alta voce, con sicurezza e soddisfazione.
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